Il Sustainability Lab ha condotto la seconda edizione della ricerca sull’attuazione da parte delle società italiane degli obblighi di rendicontazione previsti dalla Tassonomia Europea delle attività sostenibili.
Il Regolamento Tassonomia (Reg. UE 2020/852) ha introdotto criteri uniformati a livello europeo per determinare il grado di ecosostenibilità delle attività economiche, e dunque degli investimenti. L’art. 8 del Regolamento Tassonomia impone alle imprese soggette alla Non-Financial Reporting Directive (Direttiva UE 2014/95) di rendicontare nelle Dichiarazioni Non Finanziarie (DNF) informazioni su come e in che misura le proprie attività sono associate ad attività economiche ecosostenibili ai sensi della Tassonomia.
La Commissione Europea ha adottato un approccio graduale per concedere alle aziende più tempo per conformarsi agli obblighi di informativa. Nel primo anno di applicazione, le imprese finanziarie e non finanziarie dovevano rendicontare solo la quota di attività economiche ammissibili agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Per l’esercizio finanziario 2022, l’obbligo è stato esteso all’allineamento, e le imprese non finanziarie sono ora tenute a comunicare la quota di fatturato, CapEx e OpEx relativa alle attività ammissibili e allineate agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
In tale contesto, la ricerca ha esaminato 196 informative comunicate da un campione di imprese italiane (finanziarie e non-finanziarie) nelle DNF relative all’esercizio finanziario 2022 in attuazione degli obblighi di rendicontazione del Regolamento Tassonomia. Il team di ricerca ha raccolto sia le informazioni quantitative che le informazioni qualitative rendicontate ai sensi della normativa e ha analizzato i dati a livello consolidato e a livello di settore, per mettere in luce le differenze più significative.
I risultati suggeriscono un generale miglioramento nell’attuazione degli obblighi di rendicontazione previsti dalla Tassonomia da parte delle società italiane. Tuttavia, nel contesto delle imprese finanziarie, emerge una notevole discrepanza tra i livelli di ammissibilità e allineamento agli obiettivi climatici della Tassonomia. Ciò suggerisce che la maggior parte delle imprese italiane, pur svolgendo attività potenzialmente eco-sostenibili, necessitano di una strategia di transizione ecologica per poter contribuire in maniera significativa agli obiettivi ambientali dell’Unione Europea.
Infine, sulla base dei risultati della ricerca, sono state identificate le società italiane che comunicano di contribuire in misura maggiore agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.