La ricerca, condotta dal Sustainability Lab in collaborazione con BDO, analizza la conformità delle società italiane agli obblighi di rendicontazione previsti nel primo anno di applicazione della Tassonomia Europea.
Il regolamento sulla Tassonomia Europea (Reg. UE 2020/852) introduce un linguaggio comune per qualificare le attività economiche come ecosostenibili, al fine di sostenere l’intero sistema di innovazione sostenibile promosso dal Green Deal e di aumentare il livello di trasparenza per gli operatori di mercato. In particolare, il Regolamento impone alle imprese soggette alla Direttiva 2014/95/UE di includere nella Dichiarazione Non Finanziaria informazioni su come e in che misura il proprio business sia associato ad attività economiche ecosostenibili.
La ricerca presenta un quadro del livello di compliance alla normativa di 196 imprese finanziarie e non finanziare italiane e un’analisi delle informazioni tassonomiche rendicontate. In particolare, per le società finanziarie e non finanziarie oggetto di indagine, sono stati valutati diversi indicatori, tra cui la descrizione del processo di analisi condotto per identificare le attività ammissibili, il livello di raggiungimento dei KPI richiesti dal regolamento (ad esempio, CapEx, OpEx e fatturato per le imprese non finanziarie), la descrizione delle attività ammissibili svolte durante il 2021 e altre informazioni qualitative.
I risultati della ricerca evidenziano le difficoltà delle società italiane di recepire una normativa di tale portata, principalmente a causa della mancanza di informazioni di dettaglio e di strumenti di rendicontazione adeguati, e sottolineano la necessità di miglioramenti e sforzi significativi, anche alla luce delle evoluzioni future del Regolamento Tassonomia.